I Will Come Back
I Will Come Back
SUPPORTO: tela
TECNICA: acrilico e pastelli a olio
DIMENSIONI: 130 cm x 200 cm
- Trustpilot: Eccellente
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Descrizione a cura del Gallerista
Descrizione a cura del Gallerista
Daniele Oldani reinterpreta “La Pietà” di Michelangelo. Lo stile di questa opera ricorda il concetto pittorico definito da Dubuffet: “Art Brut” o arte grezza. L’opera è una critica velata al sistema ecclesiastico e al mondo dell’arte contemporanea. Il logo “Supreme” è preceduto dalla scritta “The death of”. Oldani, dunque, utilizza il marchio statunitense per scrivere la frase “La morte del supremo”. Interessante rivisitazione della “Morte di Dio”, concetto nietzschiano. L’artista milanese utilizza il brand non soltanto per fini estetici. Oldani utilizza il marchio con intelligenza. Il saggio impiego del logo, è una critica indiretta ai suoi colleghi. Secondo il pittore lombardo, molti artisti contemporanei usano i loghi soltanto per fini estetici. In alto a sinistra della tela notiamo, l’acronimo in latino “Iesus Hominus Salvator” ( Gesù Salvatore degli uomini) e i tre chiodi simbolo della crocifissione. Interessante il monito “I will come back” sotto il corpo di Cristo, riferimento alla resurrezione. Il Redentore ha la testa a forma di teschio. La Madonna è raffigurata quasi come una “Calaca” messicana che tiene Cristo tra le sue braccia. Ha il mantello rosso e versa lacrime di sangue. Oldani mette in dubbio l’autenticità del presunto miracolo. Atto divino o espediente per attirare fedeli? È questa la domanda che il pittore vuole suscitare in noi. “I Will Come Back” è un’opera immensa, un resoconto della nostra contemporaneità, un conflitto tra filosofia e religione. La profonda riflessione che innesca la visione di questa opera, è sorprendente.
Daniele Oldani
Daniele Oldani, nato a Milano il 28/06/1979, i primi approcci con il disegno avvengono già da bambino all’età di anni quattordici si avvicina al mondo dei graffiti e della pittura, cominciando cosi il suo percorso artistico da autodidatta. Diplomato alla scuola del fumetto di Milano, durante la frequentazione della stessa, collabora come illustratore fumettista con varie case editrice tra cui Warner Bros.