GAME OVER
GAME OVER
Certificato di autenticità: originale dell'artista
Firma: firmato in originale
Edizione: unica
Anno: collezione 2024
SUPPORTO: tela
TECNICA: bomboletta spray, acrilico e pastelli a olio
DIMENSIONI: 120 cm x 100 cm
- Trustpilot: Eccellente
- Consegna rapida assicurata entro 48 ore
- Spedizione Gratuita in tutto il mondo
- Resi Gratuiti entro 14 giorni
Descrizione a cura del Gallerista
Descrizione a cura del Gallerista
Come spesso accade nelle sue opere, Oldani, affronta i temi della finzione, della bugia e dell’ipocrisia. In questa scena, vediamo un Superman inedito, lontano dall’immagine dell’eroe invincibile. È seduto, visibilmente stanco, circondato da lattine vuote di Red Bull, simbolo della sua energia ormai esaurita. Il suo costume richiama i colori della nota bevanda energetica, enfatizzando un messaggio ironico: come suggerisce lo slogan pubblicitario, "Red Bull ti mette le ali", ma in questo caso Superman sembra dipendere esclusivamente da essa per volare. Alle sue spalle, un frigorifero vuoto sottolinea la sua impotenza: senza più scorte, non è in grado di agire, neppure di fronte alla guerra che si sta consumando fuori, appena accennata sullo sfondo.
Il dettaglio più inquietante è il televisore al posto della testa, con la scritta Game Over. Questo simbolo, diretto e potente, rappresenta la fine del mito e la disfatta dell’ideale dell’eroe.
Accanto a Superman c’è un bambino visibilmente deluso, triste per la scoperta che molte delle cose in cui credeva sono illusioni. Una frase, probabilmente centrale nel significato dell’opera, recita: "Arriva il giorno in cui scopri che Babbo Natale non esiste". Questo concetto si estende anche ad altre "finzioni" smascherate con la crescita: la Lucha libre messicana, un mondo che l’artista ama ma riconosce come spettacolo preconfezionato, o la guerra, ridotta a un gioco da tavolo, come dimostrano i soldatini e i carri armati del Risiko disseminati ai piedi dei protagonisti.
La statuetta della Madonna aggiunge un altro livello di interpretazione, alludendo alla religione come possibile altra forma di illusione o costruzione. È un rimando forte al processo di disillusione che accompagna la crescita, un tema centrale nell’opera.
Sul muro campeggia la frase "Don't believe the truth" ("Non credere alla verità"), che invita a mettere in dubbio ciò che viene presentato come assoluto. Accanto troviamo Wacciu, un personaggio ricorrente nell’immaginario dell’artista Oldani, ulteriore richiamo al suo universo creativo.
Quest’opera, carica di simbolismi, è una riflessione amara ma incisiva sul passaggio dall’innocenza dell’infanzia alla consapevolezza adulta. La perdita delle illusioni – che siano supereroi, tradizioni religiose o la rappresentazione della guerra – è dolorosa ma inevitabile, e il lavoro dell’artista lo rappresenta con un’ironia cruda e una straordinaria ricchezza di dettagli visivi.
Daniele Oldani
Il carattere introverso di Daniele Oldani nasconde un mondo dissacrante dipinto con colori acrilici e pastelli a olio. Mente creativa, ha fatto dell'arte la sua ragione di vita. Inizia da giovane a riprodurre i disegni di Amedeo Modigliani. La sua precoce ammirazione per Modì, é un eloquente segno della sua sensibilitá artistica. Non solo Modì, ma anche Dubuffet e l"Art Brut", Jean-Michel Basquiat, Giorgio de Chirico, Mark Ryden, Ferndando Botero e l'arte sacra rinascimentale, hanno ispirato Oldani. Non bisogna inoltre dimenticare il suo passato da writer e i suoi studi presso la scuola del fumetto di Milano. Nella sua vita ha lavorato sia come illustratore per la Warner Bros che come tatuatore. Un percorso tortuoso ha portato Oldani ad affermarsi nella pittura, la sua vera vocazione. Il suo background, dunque, gli ha consentito di raggiungere una notevole capacità tecnica nel disegno. Oldani nel corso della propria ricerca artistica ha sperimentato tutte le tecniche pittoriche. Predilege il colore acrilico in quanto asciuga rapidamente. I pastelli a olio, invece, gli permettono di avere un segno più nervoso e istintivo. L'artista lombardo ha la piena consapevolezza della drammaticitá della nostra esistenza. Il suo dolore esistenziale viene incanalato e scaricato sulla tela con calcata raffinatezza.I dipinti dell'artista, classe 1979, esprimono un'elavata capacità comunicativa. L'artista lombardo affronta con amara ironia i temi sociali. Oldani, come un rapper, crea espressioni poetiche, ma sottoforma d'immagini, anche se spesso unisce alle immagini frasi scritte al contrario che caricano di ulteriore significato la sue opere. Lo studio, posto in un seminterrato del hinterland milanese, é una fucina che sforna opere d'arte dalla delicata irrequietezza. Che sia la serie sull'"Art Brut" o quella dei "SuperModì", o le sue "Pietà", il tocco di Oldani é inconfondibile.