SUPER PETROLIO

"Superpetrolio" è una denuncia provocatoria contro le speculazioni sui beni primari, come l’acqua, sempre più scarsa a causa dello sfruttamento irresponsabile e delle logiche di potere. La scena si svolge in una gigantesca megalopoli, un paesaggio urbano opprimente e dominato da grattacieli. Al centro dell’opera svetta un lottatore di wrestling messicano mascherato, una figura iconica nello stile di Oldani, che incarna la resistenza e il coraggio. La sua presenza imponente ricorda quella di King Kong, una creatura solitaria e osteggiata, costretta a combattere contro forze superiori. Il lottatore si appresta a compiere un gesto simbolico e decisivo: chiudere un gigantesco rubinetto d’acqua, elemento realizzato da Marco Tamburro. Dal rubinetto sgorga un flusso continuo, simbolo del bene più prezioso e vitale, minacciato dallo spreco e dalla manipolazione. Tuttavia, il lottatore non è lasciato in pace. Uno stormo di aerei da guerra lo attacca violentemente, impedendogli di raggiungere il suo obiettivo. Questi aerei rappresentano le forze delle élite economiche e politiche, che preferiscono mantenere la popolazione in una condizione di scarsità e crisi per esercitare un controllo più saldo. L’acqua, che dovrebbe essere un diritto universale e accessibile a tutti, viene invece trasformata in un’arma di potere, uno strumento per alimentare disuguaglianze e speculazioni.