Florian Eymann

Dipingo in modo istintivo, traendo ispirazione dalla pittura ad olio classica. Mi affascina esplorare le tecniche dei grandi maestri, scoprire come riuscivano a ottenere certe luci, determinate palette cromatiche e tutti quei processi che hanno contribuito alla creazione della pittura classica. Il ritratto rappresenta per me un’infinita fonte d’ispirazione: attraverso di esso posso indagare una gamma sconfinata di emozioni e sensibilità. Con un solo sguardo si può dire tanto. La distorsione della realtà avviene man mano che il dipinto prende forma; a volte preparo le mie opere combinando collage, altre volte dipingo direttamente, senza alcuna preparazione. Nella maggior parte dei casi, i miei personaggi nascono dall’immaginazione: sono ispirati da figure influenti come re, duchi, baroni, ma anche da personaggi contemporanei. La vegetazione e la natura morta sono elementi ricorrenti nel mio lavoro: non ho certo il “pollice verde”, ma mi piace trattare questi soggetti perché mi offrono libertà di distorsione e dissoluzione, permettendomi di creare fiori immaginari e combinazioni inaspettate. Lascio sempre un elemento realistico nelle mie composizioni, affinché lo spettatore possa aggrapparsi a qualcosa di figurativo; altrimenti cadrei nella pura astrazione. Desidero solo una cosa: suscitare una reazione in chi osserva. Che piaccia o meno, il mio obiettivo è coinvolgere lo spettatore nel momento in cui contempla i miei dipinti. Credo che la storia del ritratto classico sia ormai conclusa: oggi gli artisti che si cimentano in questo genere cercano la novità, e la decostruzione figurativa offre un’infinita possibilità di espressione.

Le opere dell'artista