Patrick Rubinstein

Patrick Rubinstein, l’artista optical che moltiplica e fa muovere i soggetti dei suoi quadri attingendo al baule dei ricordi e alla memoria collettiva della nostra cultura.

L’arte di Patrick Rubinstein è uno splendido viaggio attraverso i secoli, attraverso epoche e culture diverse, ognuna con le proprie mode, i propri idoli e manie, che rivivono, e si muovono, grazie alla potenza dell’arte cinetica.

I suoi quadri recuperano i principi dell’optical art, movimento artistico nato negli anni Sessanta per mano di artisti visionari come Vassarely o Yacov Agam, e li uniscono alle sue più grandi passioni: il cinema, la musica e la moda.

Patrick Rubinstein, come un abile regista, riesce a dare vita a opere che, in base alla prospettiva e alla luce, generano immagini diverse nello stesso quadro. I suoi lavori, infatti, si dividono in doppi e tripli a seconda che incorporino due o tre immagini.

Trovarsi davanti a uno dei suoi capolavori è un po’ come una magia. Frontalmente ci appare un soggetto, se ci spostiamo a destra o a sinistra ne vediamo altri. Senza contare che, nei doppi, il passaggio da un’immagine all’altra genera a sua volta un caleidoscopio di altre sotto-immagini create secondo gli stessi principi optical.

Tuttavia, la potenza delle creazioni di Patrick Rubinstein non si esaurisce nel virtuosismo tecnico. O nei materiali preziosi impiegati che, specialmente nelle Excpetion, la sua ultima serie, danno vita a eleganti farfalle dorate in volo su sfondi blu Klein e a un universo più ispirato al mondo della natura.

La grandezza delle opere di questo artista francese sta anche nella sua storia, nel suo messaggio e nel tentativo, ben riuscito, di donare qualcosa alla collettività. A partire dai ricordi personali, l’influenza della madre, grande appassionata di cinema e quella del padre, imprenditore creativo innamorato dell’optical art, che insegnò al figlio i primi rudimenti dell’arte cinetica come se fosse un gioco, servendosi di vecchie e polverose foto di famiglia.

Già perché, in fondo, il principio e semplice. Se prendiamo una fotografia e la pieghiamo in tante piccole parti vedremo che, con la luce e cambiando punto di osservazione, si moltiplicherà in immagini diverse. Quello che fa davvero la differenza nelle opere di Patrick Rubinstein è l’artista stesso, il suo percorso e la sua ricerca.

A diciott’anni, era il 78, vende il primo quadro. Da lì al vero e proprio debutto internazionale, nel 2008, passano trent’anni, spesi a perfezionare la tecnica. A studiare, provare e riprovare. Lavorando, prima nell’azienda di famiglia. Lanciando il proprio brand di abbigliamento la cui influenza si vede nell’utilizzo del glitter, di inquadrature molto fashion e di alcuni colori che sembrano arrivare direttamente da una sfilata. È la morte del padre, nel 2006, a spingerlo a lanciarsi nel mondo dell’arte. Dopo pochi anni, siamo nel 2013, è già considerato tra i cento migliori artisti francesi.

Le sue opere raccontano le sue passioni, anzi, le nostre passioni, facendo rivivere, qui e ora, tutto ciò che ci ha fatto battere cuore. I Beatles, la bandiera inglese, Amy Winehouse e le sue canzoni più famose ma anche i capolavori di Leonardo Davinci, di Klimt, di Maigritte o di Van Gogh.

Dal sacro al profano il passo è breve ed ecco che Marylin, Brigitte Bardot e le grandi dive di Hollywood ritornano in scena, insieme ai personaggi più amati della Tv come Spiderman e Betty Boop.

Quello che Patrick Rubinstein fa è straordinario, riporta in vita, e fa muovere, i nostri ricordi in un inno alla vita, alla creatività, agli eterni corsi e ricorsi storici.

Le sue opere sono nelle collezioni più prestigiose al mondo, una sua intera serie Music Madness è stata acquistata dal Museo d’Arte contemporanea di Atene nel 2014 mentre non si contano più le personali in tutto il mondo.

Accanto ai quadri destinati al mercato dell’arte, oggi Patrick Rubinstein punta alle grandi installazioni monumentale. Enormi lavori di optical art che possano essere fruiti da tutti contribuendo, chi per un verso chi per l’altro, a strappare un sorriso legato ai ricordi più belli.

Le opere dell'artista