RESET
RESET
Certificato di autenticità: originale dell'artista
Firma: firmato in originale
Edizione: unica
Anno: collezione 2024
SUPPORTO: tela
TECNICA: acrilico e pastelli a olio
DIMENSIONI: 120 cm x 100 cm
- Trustpilot: Eccellente
- Consegna rapida assicurata entro 48 ore
- Spedizione Gratuita in tutto il mondo
- Resi Gratuiti entro 14 giorni
Descrizione a cura del Gallerista
Descrizione a cura del Gallerista
L’opera raffigura un uomo che si lancia da un treno, ma questo treno non è un convoglio qualunque: è il mondo. Sul vagone, infatti, appare la scritta “World”, come un graffito, per sottolineare l’allegoria del nostro pianeta e la decisione dell’uomo di saltarne giù, abbandonarlo, rinunciare a tutto e lasciarsi andare. L'uomo ha una testa a forma di televisore su cui compare la scritta “Reset”, simbolo del desiderio di ricominciare, di un cambiamento radicale, di un bisogno di resettare la propria vita. Tuttavia, c'è sempre quella voce interiore che invita a esitare, a temporeggiare, rappresentata qui da un semaforo con la scritta “Wait”. Sul lato destro della composizione, si staglia un’immagine inquietante: figure con teste a forma di teschio, i “morti in piedi”. Questi personaggi simboleggiano la società alienata, piegata su sé stessa, ossessionata dai telefoni e incapace di percepire ciò che accade intorno. Che tu decida di saltare o no, sembra dirci l’opera, probabilmente nessuno se ne accorgerà. Forse l’unica reazione sarà qualcuno che, distrattamente, riprende la scena con uno smartphone.A impreziosire la composizione, la tenerezza del Wacciu, il personaggio ideato da Oldani, che osserva la scena dal finestrino.
Daniele Oldani
Il carattere introverso di Daniele Oldani nasconde un mondo dissacrante dipinto con colori acrilici e pastelli a olio. Mente creativa, ha fatto dell'arte la sua ragione di vita. Inizia da giovane a riprodurre i disegni di Amedeo Modigliani. La sua precoce ammirazione per Modì, é un eloquente segno della sua sensibilitá artistica. Non solo Modì, ma anche Dubuffet e l"Art Brut", Jean-Michel Basquiat, Giorgio de Chirico, Mark Ryden, Ferndando Botero e l'arte sacra rinascimentale, hanno ispirato Oldani. Non bisogna inoltre dimenticare il suo passato da writer e i suoi studi presso la scuola del fumetto di Milano. Nella sua vita ha lavorato sia come illustratore per la Warner Bros che come tatuatore. Un percorso tortuoso ha portato Oldani ad affermarsi nella pittura, la sua vera vocazione. Il suo background, dunque, gli ha consentito di raggiungere una notevole capacità tecnica nel disegno. Oldani nel corso della propria ricerca artistica ha sperimentato tutte le tecniche pittoriche. Predilege il colore acrilico in quanto asciuga rapidamente. I pastelli a olio, invece, gli permettono di avere un segno più nervoso e istintivo. L'artista lombardo ha la piena consapevolezza della drammaticitá della nostra esistenza. Il suo dolore esistenziale viene incanalato e scaricato sulla tela con calcata raffinatezza.I dipinti dell'artista, classe 1979, esprimono un'elavata capacità comunicativa. L'artista lombardo affronta con amara ironia i temi sociali. Oldani, come un rapper, crea espressioni poetiche, ma sottoforma d'immagini, anche se spesso unisce alle immagini frasi scritte al contrario che caricano di ulteriore significato la sue opere. Lo studio, posto in un seminterrato del hinterland milanese, é una fucina che sforna opere d'arte dalla delicata irrequietezza. Che sia la serie sull'"Art Brut" o quella dei "SuperModì", o le sue "Pietà", il tocco di Oldani é inconfondibile.