Lino Lago riproduce il capolavoro di Bouguereau “Gabrielle Cot”, opera del 1890. L’artista nato Madrid copre il volto della protagonista con uno strato di tonalità blu. Lo spiraglio curvilineo, non intaccato dal colore, ci lascia intravedere Gabrielle. Lo sguardo penetrante della fanciulla tocca la nostra anima. I suoi occhi verdi sono di una bellezza straordinaria. La pelle eburnea trasmette delicatezza. Il contrasto tra il velo di colore e l’opera che si scorge è forte. L’accostamento è cacofonico. Un clic al computer che per sbaglio ammanta l’opera. Non si può tornare indietro. L’unico modo per eliminare il colore è cancellarlo. Un altro contrasto tra contemporaneità e passato. Un altro Fake Abstract.