Masterpieces è un olio e acrilico su tela di 50×70 centimetri. Fa parte di Misplaced, l’iconica serie in cui Accardi ribalta situazioni quotidiane per provocare uno shock estetico-culturale nello spettatore. Nella fattispecie, Masterpieces raffigura le stanze di un museo, costellate da capolavori dell’arte contemporanea. Al centro della scena una Marilyn di Andy Warhol e una scultura Love di Robert Indiana hanno catturato l’attenzione di uno struzzo dal piumaggio verde cangiante. Il suo becco, proteso verso il basso, è nella stessa posizione con cui i pennuti mangiano il proprio becchime. Nelle sale attigue si scorge un Murakami, un Damien Hirst, un Keith Haring. Altri due struzzi passeggiano nella sala principale, ammirando i capolavori mentre, due Minions, confabulano con l’aria di chi si sta raccontando dei segreti. La presenza degli struzzi, tolti dal loro contesto e catapultati nelle sale del museo, crea un senso di spaesamento e sospensione. L’assenza di esseri umani lascia un certo senso di inquietudine e una serie di domande angoscianti. Che fine ha fatto il genere umano? Si è forse estinto? Non è forse più degno della creatività dei grandi dell’arte? E’ stato sconfitto dagli animali? Allo spettatore, che è chiamato ad avere un ruolo attivo nell’opera, la risposta.