Looking at Seurat è un olio su tela della serie Misplaced, ovvero quelle opere in cui Angelo Accardi si diverte a spiazzare lo spettatore stravolgendo l’ordine delle cose. Nel lussuoso salotto borghese di una casa di collezionisti piena di opere importanti e molto costose, due struzzi in compagnia di Scooby-Doo, ammirano i preziosi quadri appesi alle pareti. Tra tutte spicca il capolavoro di Seurat Une baignade à Asnières,uno dei primi esempi di puntinismo. Dalla porta delle stanze comunicanti, che potrebbero anche sembrare le sale di un museo, si scorgono una statua del Canova e un taglio di Fontana. Gli struzzi, e Scooby, sostituiscono completamente la presenza umana, assumendone la postura e il posizionamento nello spazio. Tra i due struzzi sembra essere in corso una dotta conversazione mentre Scooby, che nel cartone è invece umanizzato e dotato di parola, ha assunto una connotazione puramente animale e, come un qualsiasi pet di famiglia, cerca l’attenzione dei due struzzi. La situazione è surreale e ciò che ne deriva è un senso di pericolo imminente, una minaccia al genere umano. L’opera, un pezzo unico, è il risultato di un processo lungo e complesso. Per prima cosa l’artista crea un bozzetto modificando con Photoshop delle fotografie dove aggiunge gli animali e gli elementi di rottura. Quindi lo riproduce su tela, a mano. Looking at Seurat è un’opera ricca di dettagli e sfumature che si rivela solo a chi la sa guardare. Accardi presuppone che lo spettatore abbia una conoscenza della storia dell’arte, del design e dell’architettura. Più dettagli si conoscono, e riconoscono, più il quadro si rivela, e manifesta, come un oracolo. Inutile dire che, tra i vari intenti dell’artista, c’è anche quello di avvicinare chi guarda alla storia dell’arte che, con l’escamotage di decorare le pareti dei suoi interni, viene citata, ripresa e fatta rivivere.