Paolo Pilotti, nell’opera “La Madonna di Tantamore”, riproduce su tela una Vergine che ricorda molto la “Madonna col Bambino in gloria” realizzata dal Sassoferrato nel XVII e conservata nella National Gallery of Ireland di Dublino. I colori degli indumenti indossati dalla Madonna e dipinti con grande maestria da Pilotti sono i classici dell’iconografia cristiana, ovvero: abito rosso e mantello blu, quest’ultimo indumento però viene griffato dell’artista con svariati simboli della Louis Vuitton. Maria non è seduta sopra un soffice giaciglio composto da vaporose nuvole come nelle realizzazione del pittore romano, ma su un trono realizzato con sacchetti del marchio detenuto dalla multinazionale LVMH, che fluttua sopra una serie di nuvolette. La Vergine non tiene più tra le sue accoglienti braccia Gesù Bambino, ma un simpatico orsetto di peluche color marroncino rappresentato con un grosso cuore sul suo petto. In questa opera possiamo notare altri due affabili orsetti: Il primo ritratto in basso a sinistra di tonalità gialla che sembra avere sul petto la rotella a combinazione tipica delle cassaforte, mentre in alto, accanto alla Vergine trendy, spunta da un sacchetto Louis Vuitton un altro Teddy bear color rosa. La scena si svolge nel Regno dei Cieli che viene disseminato di stelle e cuoricini dal Pilotti. Inoltre, la Vergine, viene rappresentata dall’artista romano, con sfarzosi gioielli: infatti indossa delle catenine e salta all’occhio un orecchino a forma di crocefisso che emana una brillante luce. La Corredentrice si trasforma, dunque, in un icona Pop fortemente influenzata dalla nostra contemporaneità: ostenta i suoi gioielli, le sue shopping bags e i suoi vestiti. Le immagini della storia dell’arte rinascimentale fanno i conti con il nostro presente. La Madonna di Tantamore sembra trovarsi a suo agio nella nostra contemporaneità caratterizzata dalla sfrenata esibizione del lusso.