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African Woman geishe

African Woman geishe

Gian Paolo Tomasi

Prezzo di listino €4.000,00
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In offerta Esaurito
Imposte incluse. Spese di spedizione calcolate al check-out.

SUPPORTO: tela di cotone

TECNICA: stampa a pigmenti puri

DIMENSIONI: 130 mm x 100 mm

  • Trustpilot: Eccellente
  • Consegna rapida assicurata entro 48 ore
  • Spedizione Gratuita in tutto il mondo
  • Resi Gratuiti entro 14 giorni

Descrizione a cura del Gallerista

Una donna africana vestita da geisha giapponese ci osserva. Lo sviluppo del continente africano è sempre stato una priorità della politica giapponese. Ricordiamo, a questo proposito, l'avvio della costruzione in Kenya del Mombasa Gateway Bridge. Infrastruttura finanziata dal governo giapponese. Lo stato insulare dell'estremo oriente è coinvolto da più di 50 anni in progetti nella rete infrastrutturale kenyiota. La donna dalla straordinaria bellezza, indossa un abito della tradizione giapponese. Questo scatto può essere interpretato come un omaggio alla nazione che sta investendo risorse in un continente sfruttato e dimenticato dal mondo intero.

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Gian Paolo Tomasi

Scopri l'artista

Gian Paolo Tomasi nasce a Milano nel maggio del 1959. Nel 1974 entra nel mondo della fotografia, dove sperimenta le principali tecniche fotografiche. Cominciando come apprendista ed evolvendosi rapidamente in professionista della fotografia di laboratorio, nell’83 crea la PoliArtcolor S.r.l. un’azienda specializzata nel ritocco e nella duplicazione delle immagini fotografiche. Nel 1988 brevetta insieme al fratello Roberto, un nuovo processo di stampa fotografica denominato “Phototransfer”. Grazie ad esso collabora con fotografi di fama internazionale; lavora e stampa per maestri della fotografia come Irving Penn, Richard Avedon, Hiro, Annie Leibovitz, John Batho, Franco Fontana, Sebastian Salgado per citarne alcuni; produce per loro, grazie anche ad un rapporto di grande confidenza, stampe e multipli per mostre, gallerie e collezionismo. Nel 1995 avviene in Tomasi una profonda metamorfosi, con coraggio abbandona definitivamente pennelli ed aniline, camera oscura e formule chimiche e travasa le proprie conoscenze nel digitale divenendo così un precursore dell’era virtuale. La passione per l’immagine lo porta a definire un suo proprio linguaggio artistico. Nel 2000 crea per conto di GQ italia sette modelle virtuali. Scalpore, sorpresa e sgomento scuotono il mondo della moda e della fotografia. Le sue modelle virtuali viaggiano nel mondo, cavalcando le copertine delle principali riviste di moda. Nel 2001 viene richiesto dal mondo della cosmetica e inizia una proficua collaborazione con multinazionali del settore. Nello stesso periodo incomincia a lavorare sui paesaggi virtuali. Da 7 anni lo Studio di Gianpaolo Tomasi in Via Forcella, 13 a Milano è un punto d’incontro per la formazione di nuovi talenti nell’ambito della fotografia digitale.

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