Annalù
Annalù (A. Boeretto) nasce a San Donà di Piave, Venezia, nel 1976. Vive in una suggestiva casa su palafitte affacciata sulla riva destra del fiume Piave, a Passarella di San Donà di Piave, e lavora nel suo studio a Jesolo. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
La sua ricerca artistica si sviluppa all’interno di un immaginario fatto di metamorfosi, architetture eteree e paesaggi visionari. Attraverso l’alchimia di resine sintetiche, vetro, carte e materiali diversi, l’artista costruisce opere in cui domina una dimensione sospesa, una forma di reverie che cattura l’istante prima della trasformazione. Nei suoi lavori emergono non-luoghi e architetture d’acqua, spirali di farfalle che si dispongono in geometrie mandaliche, libri di ghiaccio che sembrano generarsi da un limbo di memorie. Tutto ruota attorno al concetto di soglia: il passaggio, il momento intermedio, la transizione da un tempo a un altro e da una materia all’altra. L’opera di Annalù è un equilibrio dinamico che richiama la logica dell’alchimia, dove trasparenze e opacità, fragilità apparente e forza interiore, disgregazione e ricomposizione convivono in un continuo processo di metamorfosi. Le sue sculture attraversano un tempo dilatato, quasi rituale, e si collocano in un dialogo costante con la caducità dell’esistenza, evocando frammenti, tracce e memorie che raccontano la fugacità dell’essere umano in un’osmosi continua tra passato e presente, tra ciò che è vicino e ciò che rimane misterioso, come le costellazioni del cosmo o le particelle invisibili della materia.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui diversi premi Arte Laguna (2007 e 2008), il Premio Speciale Veneto Pagine Bianche (2006), il primo premio Stonefly per l’Arte Contemporanea (2008), il Premio Ora (2011), il primo premio Opera Le Vie dell’Acqua (2012), il Premio Zaha Hadid (2016) e la partecipazione alla Biennale di Salerno. Le sue opere sono state esposte, tra gli altri, alla GAM di Bologna, al Museo di Storia Naturale di Venezia, alla Rocca Paolina di Perugia in collaborazione con la Fondazione Burri, a Palazzo Ca’ Capello a Venezia, a Palazzo Ducale di Pavullo, presso la Fondazione Benetton a Treviso, al Museo di Santa Caterina, al Museo Archeologico di Vasto, alla Chiesa di San Francesco a Como, alla Chiesa di San Salvador a Venezia, alla Chiesa Capitana da Mar di Jesolo, alla Rocca dei Rettori di Benevento, a Palazzo dei Papi di Viterbo e al MACS di Catania, oltre che al Moya Museum di Vienna, allo SDAI Museum di San Diego, alla VAF Foundation in Germania e alla National Gallery di Singapore.
Tra le sue esposizioni più recenti figurano Blooming presso Ode To Art a Singapore a cura di Jazz Chong, Dreamlike alla Sconci Gallery durante Contemporary Istanbul, la performance Talea realizzata con Ravagnan Gallery a Venezia, la mostra Alchemica alla galleria Punto Sull’Arte di Varese curata da Angelo Crespi, Onirica presso Ravagnan Gallery a Venezia curata da Alessandra Redaelli, Chrysalis da Belair Fine Art a Ginevra curata da François e Gregory Chabagnan, Dreamcatchers alla Cafmeyer Gallery di Knokke curata da Oliver Cafmeyer e Encompass: Annalù / Lyés alla Markowicz Fine Art di Dallas a cura di Bernard Markowitz. Queste sono solo alcune tra le sue più recenti mostre personali e progetti internazionali che hanno contribuito ad affermarla come una delle voci più originali della scultura contemporanea italiana.