VALERIA VACCARO: REGINA MIDA AL CONTRARIO

VALERIA VACCARO: REGINA MIDA AL CONTRARIO

Lo scultore più abile è colui che riesce a ingannare la nostra percezione. Gli artisti, da sempre, trasformano pietre grezze in carne viva. Non con una bacchetta magica, ma con lo scalpello. Fin dalla Venere di Willendorf, la scultura ha seguito il corso della storia, adattandosi, evolvendosi.
Oggi gli scultori affrontano nuove sfide: non più soltanto nobilitare la materia, ma compiere l’operazione inversa. Trasformare un materiale prezioso come il marmo in qualcosa che appare povero: gomma, polistirolo, legno, carta.
Artisti contemporanei come moderni Re Mida al contrario, che non trasformano tutto in oro, ma portano il nobile al quotidiano. Valeria Vaccaro, torinese, classe 88, ha la capacità di convertire il marmo in legno. Valeria Vaccaro concettualizza attraverso lai superficialità. Le sue straordinarie sculture, c'invitano a non fermarci all'apparenza. Un plico di semplici lettere, sono in realtà un'eccezionale opera d'arte in pregiato marmo di Carrara.

Le sue casse in legno sembrano pronte per essere spedite. Sono, però, sbeccate, imprecise e sembrano che abbiano già subito viaggi lunghi, sballottate da una parte all'altra.  Un’altra caratteristica distintiva delle sculture di Valeria Vaccaro è la capacità dell’artista di catturare l’istante preciso in cui il legno sembra prendere fuoco. Le sue opere in marmo, che imitano alla perfezione la materia lignea, cristallizzano il momento della combustione. Vaccaro gioca abilmente con la percezione dell’osservatore, bloccando nel marmo un processo naturale rapido e irreversibile, trasformando un materiale eterno in ciò che appare fragile e destinato a consumarsi.

In conclusione, le opere di Valeria Vaccaro ci invitano a riflettere sul tema dell’apparenza e sull'importanza di osservare con maggiore attenzione ciò che ci circonda. Spesso, la nostra percezione può essere ingannevole: ciò che vediamo non sempre corrisponde alla realtà. Oggetti semplici e quotidiani come matite, fiammiferi o casse di legno si rivelano, nelle sue sculture, essere realizzati in preziosissimo marmo. Vaccaro sovverte le aspettative, trasformando il "brutto" o il banale in qualcosa di sorprendentemente bello, elevato a opera d’arte. Il suo lavoro si fonda su contrasti forti – tra ciò che è e ciò che sembra, tra materia nobile e forma umile, tra bello e brutto – e ci sfida a guardare oltre la superficie.

                                                          

Torna al blog