Investire in Arte
Ciò che ho imparato in oltre 10 anni di consulenza è che l’arte non è mai una scommessa, ma un rifugio: emozionale, culturale, economico. E non tradisce mai, se le scelte sono guidate dalla conoscenza.
Il mio lavoro è guidare le persone a compiere scelte ponderate, motivate da una serie di parametri di giudizio che possono essere portati alla luce solo dopo avere conosciuto la personalità, lo stile di vita, i gusti del possibile acquirente.
La costruzione di un rapporto di confidenza e fiducia è, dunque, una condizione imprescindibile per la realizzazione di un piano di investimento incentrato sull’arte, specialmente quella contemporanea: una materia tanto vasta e complessa quanti sono i protagonisti, le correnti, i movimenti. Ma proprio questo è il bello della professione.
L’arte, oggi più che mai, è un modo piacevole e intelligente di mettere a frutto i propri risparmi. È vero che ci sono diversi livelli di volatilità, ma le performance non sono affatto da trascurare.
Con l’arte contemporanea, per esempio, si possono raggiungere picchi di rivalutazione del 50%, e studi recenti indicano un rendimento medio annuo tra il 14% e il 17%.
Il piacere di parlare di cultura e di culture, di “bellezza” e di affari in una prospettiva di futuro che si tratteggia nel presente. Questa è l’essenza del mio lavoro. Questo è l’investimento più proficuo per chi vive d’arte e per chi se ne circonda per vivere meglio.