JOHN PETSCHINGER


JOHN PETSCHINGER
John Petschinger è un giovane artista austriaco molto a la page che, attraverso i suoi grandi quadri rifiniti con l’immancabile spolverata in foglia d’oro, ci porta nel magico mondo del lusso e dei brand che rendono la nostra vita più bella.
Birkin di Hermès, bottigliette di Coca Cola (molto più eleganti delle banali lattine), magnum di Dom Perignon pronte per essere stappate. L’iconica Campbell Soup che però, nell’immaginario di questo artista precoce, diventa una Campbell Cash Sauce, in nome del dio denaro grazie al quale possiamo alimentare i nostri vizi più glamour.
Che John Petschinger fosse destinato a grandi cose era scritto nelle stelle. Nato nel 1994, a soli sei anni diventa uno dei più famosi giovani attori austriaci e rimane in vetta per ben quattro anni. Contemporaneamente, grazie anche a una buona dose di creatività famigliare, inizia a dipingere. La madre è un’artista così come il nonno, colui che gli svela i primi misteri di tavolozza e pennelli. Arte e televisione sono due sentieri paralleli: convivono serenamente, non si intralciano ma nemmeno si influenzano.
Abbandonata la scena Tv, l’artista prosegue gli studi, specializzandosi in turismo e trovando lavoro come manager di un hotel. Continua a dipingere, più come hobby che per professione. Figlio della cultura social, svolta grazie a Instagram. Posta le sue opere e diventa virale. Il 2019 è l’anno del successo e, mentre i suoi follower aumentano a dismisura, la carriera artistica decolla.
Con le vendite del primo anno riesce a lasciare il lavoro e a fare l’artista di professione. Le sue opere, che fino a qualche anno prima valevano poche centinaia di euro, ora ne valgono migliaia. Tutti lo vogliono e, addirittura, c’è chi fa allargare le porte di casa per poter far passare, ed esibire, uno dei suoi lavori.
John Petschinger trasforma in arte le sue e le nostre ossessioni consumiste rendendole, di fatto, immortali e divine. Essenzialmente libero, fa solo ciò che gli piace, con amore. L’oro, ad esempio, è il materiale che preferisce e che, oltre a un effetto decisamente luccicante, ha anche un significato profondo. L’ oro ci fa riflettere, e ci invita, a guadare oltre la patina dorata dei beni di lusso e a trovare il nostro punto di vista. La foglia d’oro, infatti, cambia con il passare del tempo, in base alla luce e in base alla prospettiva.
Ne risulta un’arte estremamente intimista e soggettiva. Per l’artista, osservare un quadro è come guadarsi allo specchio dove, le sensazioni, le emozioni e i significati percepiti diventano il riflesso di ciò che siamo, di ciò in cui crediamo e di ciò che amiamo.
John Petschinger costruisce un rapporto molto personale con il proprio pubblico raccontandogli, come in un confessionale, cosa gli piace e cosa pensa di brand, personaggi e icone.
Nel suo studio non ci sono tele. Crea su una base in metallo alta pochi millimetri, sulla quale dispone come un puzzle, ritagli di preziosissime edizioni uniche Taschen, resina, colori acrilici e, ovviamente, l’immancabile foglia d’oro. La resina fa da patina a questi collage tratti dall’universo patinato di moda, lusso e design.
Mentre le liste d’attesa per uno dei suoi quadri si fanno sempre più lunghe, cresce anche la domanda, e l’interesse, all’estero, in Italia specialmente. Il consiglio per chi lo volesse acquistare: meglio affrettarsi prima che le quotazioni di questo ragazzo prodigio diventino irraggiungibili.