FREDERIC AVELLA

FREDERIC AVELLA
A dodici anni scolpisce già come uno scalpellino esperto. Grazie al talento precoce, a vent’anni è chiamato a eseguire il restauro delle opere pubbliche urbane, fontane e statue, di una cittadina della Costa Azzurra.
Inizia la sua carriera di artista con opere contemporanee ispirate dalla cultura Pop, dal mondo dei fumetti e dei cartoon e dalla storia del design francese.
Freud, la sua prima serie, porta in scena animali iconici come Bulldog e Gorilla esagerandone volutamente le caratteristiche fisiche in una versione ironica e divertente. Il risultato è uno zoo che, se da una parte sembra uscito dalla fantasia e dai disegni di un bambino, dall’altra è un’indagine sociologico- verista della nostra società.
Infatti, attingendo al significato che gli animali assumono nella nostra cultura, specialmente nell’industria fashion – spesso utilizzati come loghi – e nel mondo dello sport – scelti come mascotte – Fred Avella racconta l’uomo.
Dal Gorilla, tutto muscoli e lo sguardo non particolarmente vispo al Bulldog apparentemente feroce che alla fine, “abbia ma non morde”.
Ma anche personaggi dei fumetti, icone del cinema e oggetti d’uso quotidiani sono trasfigurati in questo immaginario allegro, gioioso e scintillante. Le finiture lucide, brillanti e patinate, oltre a dare alle sculture l’allure Pop, le fanno sembrare deliziosi collectable toys la cui sola vista basta a mettere di buon umore.