Il grande cuore di Banksy scende ancora in campo, questa volta per salvare la ex prigione di Reading, famosa per aver “ospitato” anche Oscar Wilde, detenuto dal 1895 al 1897 per la sua relazione con Lord Alfred Douglas. Le dure condizioni della prigionia furono le cause principali della sua morte, avvenuta poco tempo dopo il rilascio. La condanna, per “atti osceni” rappresenta uno più gravi episodi di discriminazione e persecuzione a causa dell’orientamento, motivo per cui oggi la prigione è considerata parte del patrimonio culturale della comunità LGBT.
La prigione, di proprietà del Ministero della Giustizia, è un caratteristico edificio in mattoni rossi vuota dal 2013. Le sue condizioni sono in uno stato terribile, ai limiti dell’abbandono, motivo per cui il Comune di Reading si è offerto di acquistarla per trasformarla in un centro artistico. L’offerta, 2,6 milioni di sterline, è stata però ritenuta troppo bassa e quindi rifiutata. A sostegno della prigione di Reading si sono schierati tantissimi artisti e celebrità, tra cui Judi Dench e Kate Winslet.
Alle loro voci si è aggiunta quella di Banksy, che si è offerto di vendere lo stencil utilizzato per dipingere il murales Create Escape, apparso proprio sulla facciata dell’edificio a marzo 2021. L’opera raffigura un detenuto che scappa dal muro della prigione con l’aiuto della classica corda di lenzuola legata a una macchina da scrivere. Chiaro il riferimento a Oscar Wilde e a tutti gli oppressi. Durante la prigionia, Wilde scrisse una straziante ballata, Ballad of Reading Goal, in cui nonostante il ruolo decisivo del suo malvagio amante nella condanna, lo scrittore lo perdona, dichiarandogli tutto il suo amore.
Lo stencil, oggi esposto al Bristol Museum and Art Gallery, potrebbe realizzare 10 milioni di euro che Banksy devolverebbe al comune di Reading per la realizzazione del centro artistico. Una bella riscossa per un luogo con un passato intriso di dolore, violenza e ingiustizie.
Nonostante l’interesse dell’artista, voci interne dal Ministero della Giustizia, invitano alla prudenza visto che il termine per le offerte è scaduto e, al momento, sono al vaglio quelle ricevute. L’ipotesi più accreditata è che ad aggiudicarsi il palazzo sarà una società di costruzioni che lo trasformerà in appartamenti.
La domanda ora è…che cosa farà Banksy? Starà fermo ad aspettare o farà valere l’amore per l’arte e il desiderio di onorare Oscar Wilde?