ANNIBALE PISTELLI

ANNIBALE PISTELLI

Giovanissimo si dedica alla caricatura e alla pittura. Come caricaturista e vignettista esordisce all’inizio degli anni trenta, collaborando con «il Matacchione» «Lo schermo positivo» «La gazzetta del Popolo» e più tardi con «La Nazione» «il Giornale d’Italia» «La settimana TV» .

Come disegnatore umoristico estende le sue prestazioni a noti settimanali periodici, numeri unici, creando una nutrita rassegna di caricature di teatranti, intellettuali letterati, poeti, artisti e critici d’arte emergenti fra gli anni Trenta e Settante. Intensa sia come grafico che pittore, la sua partecipazione espositiva, fra personali e collettive, in Toscana ( Galleria Pagano di Prato, Europa 2000 di Viareggio, Arte Europa di Firenze) in Liguria ( Galleria Liguria, Galleria L’artistica Di Genova, Galleria Sprugola Di La Spezia, in Svizzera e in Australia.

Il tratto caricaturale per i singoli e la pittura sarcastica per le masse, gli consentono di accedere alle ambite premiazioni: Mostra Nazionale Sull’ecologia In Milano, Mostra Nazionale Di Figurazione In Varese, Premio Nazionale In Parabiago, Premio Golfo Dei Poeti ne La Spezia, Premio Città Di Viareggio In Viareggio, Premio Città Di Zurigo In Zurigo.

Per la lunga attività artistica venne chiamato a far parte di istituzioni accademiche della Capitale e di associazioni artistico-culturali. Il caricaturista fu “caricaturato”, verbalmente, con la curiosa definizione di «mezzo uomo e mezzo cavalletto» .

Le matite caricaturali e i pennelli arguti di Annibale Pistelli talune sue notevoli espressioni artistiche sono conservate alle pareti delle pinacoteche di Montecatini Terme e Potenza Picena e nelle quadrerie di Enti e Comunità, hanno determinato, attorno alla sua personalità artistica, il coagularsi di una diversificata letteratura critica. In questa risalta la monografia illustrata, edita dal Ghelfi e commentata dal Ferretti. 

Hanno favorevolmente scritto di lui in differenti regioni italiane i critici: Marzio Baroni, «Eco D’arte» Florisa Cordova «Dizionario Comanducci», Giorgio Falossi «Il Quadrato», Gino Spinelli De Santaelena «Pensiero E Arte», Nasilo Valleroni «La Pittura Di A.P. » Mario Portalupi «Il Lucchese A.P» E Particolarmente In Liguria: Idamaria Balestreri «Rivista Equilibrio» Felice Ballero «Gazzetta Del Lunedi», Giacomo Mignone «Nuovo Cittadino», Sergio Paglieri «Secolo XIX», Giuseppe Parodi «Eco Di Genova», Vitalino Rocchiero, «Il Progresso» . Sono ancora qui da richiamare, in fascio, I nomi di Stefano Cangemi, Cesare Orvieto, Franco Ortis, Alvio Natali, Giovanni Sonmma, Giulio Bolaffi, Alberto Trivellini.

Quanti sopra menzionati si sono trovati con motivazioni logicamente differenziate, convergenti nell’affermare – sia perdonato il bisticcio- la serietà dell’umorista ed anche il magistero figurativo accalcaro e irridente del pittore.

Il primo commento critico retrospettivo risale al Rocchiero, critico e storico d’arte , direttore della sezione Arte e Spettacolo dell’Accademia di Cultura e Belle Arti S. Chiara, sotto il titolo «Annibale pistelli, impareggiabile caricaturista gentiluomo, addio».